Al mio primo Inchiostro Festival ho partecipato come spettatrice: ho passeggiato sotto i portici del chiostro immersa in tutti i colori e le forme che la fantasia di giovani artisti mi ha potuto regalare.

Sembra di entrare in un’atmosfera diversa, ricca personalità eclettiche e generose che con la loro arte vogliono prendersi il proprio posto nel mondo.
Mi è sempre piaciuto partecipare ad eventi in cui ci sono performance live, mi incanto nella gestualità e nel feeling che si crea tra noi pubblico, e le creazioni.
Non trovi?
Inchiostro Festival: una piazza a colori
Appena arrivata mi sono goduta un po’ la vista di questa piazza accogliente quanto imponente. Seduta al tavolino di un bar in piazza Santa Maria di Castello, ho potuto origliare le prima considerazioni dei ragazzi che hanno partecipato alla prima giornata.
Il clima che si crea all’interno di queste manifestazioni è un qualcosa di magico. Non c’è competitività ma supporto e voglio di diventare un collettivo unico con l’obiettivo comune di renderci partecipi e parte integrante della loro arte.

Nonostante il nome, come già anticipato e come si può leggere anche sul sito ufficiale sono diverse le attività che compongono questo weekend all’insegna dell’arte e della cultura.
Sì, anche cultura!
Passeggiando tra gli stand, i ragazzi riescono a catturare la nostra attenzione raccontando di sé, del proprio lavoro o come è nato un progetto. Un dietro le quinte di ciò che possiamo acquistare in cui traspare l’amore, certo, ma anche la fatica e la dedizione di persone giovani e già decise.
Ho fatto il pieno di energia e di meraviglia, oltre che di cosine da tenere nel mio lab!

Un’esperienza da ripetere
Inchiostro Festival si tiene il primo weekend di giugno: io penso proprio di tornarci e se non ci sei ancora stato, ti consiglio di partecipare. Potremmo bere qualcosa insieme e confrontarci sugli artisti più interessanti che abbiamo conosciuto!